SPAZI PER CORPI IN ATTESA DELLA TRASFORMAZIONE
installazione site specific Tratti sottili e mobili su fogli di carta da lucido delineano corpi in contatto fra loro, tracciano labili confini fisici. Fattezze minimali, forme umane pure, private del loro contesto originario e di un qualsivoglia sfondo e messe a fluttuare in uno spazio vuoto, che amplifica la dinamica dell’incontro di coppia. La loro comunicazione avviene attraverso punti uniti da un filo rosso, in un dialogo fluido e non definito a priori: si avvicinano e si allontanano, si uniscono e si separano con il tendersi o l’allentarsi del filo, con l’aprire o il ripiegare i fogli. La dimensione sensoriale dello spettatore è parte integrante dell’installazione: ciascun disegno è pensato per essere disteso, richiuso, ascoltato e osservato da differenti punti di vista. È una relazione possibile, mai scontata o immutabile: basta un lieve, quasi impercettibile movimento della superficie o un leggero spostamento di prospettiva dell’osservatore, e le dinamiche interne alla coppia raffigurata si trasformano, fin quasi a stravolgersi. Il progetto nasce dall’osservazione di opere pittoriche di differenti epoche storiche che hanno come soggetto coppie di figure nelle loro molteplici opportunità relazionali. I disegni, costellano le pareti di una piccola stanza, immaginata come corpo-contenitore capace di accogliere un altro corpo (quello del visitatore) in cerca della sua forma. |
SPACES FOR BODIES WAITING FOR TRANSFORMATION
site specific installation Thin and movable traces on sheets of glossy paper delineate bodies in contact with each other, delineating labile physical boundaries. Clara Luiselli creates decontextualized minimal profiles, pure human forms, fluctuating in an empty space that amplifies the dynamics of a couple's encounter. Their communication takes place through points joined by a red thread, in a fluid and undefined dialogue: they get nearer and move away, they join each other and separate with the tension or loosening of the thread, by opening or folding the sheets. The spectator's sensory dimension is an integral part of the installation: each drawing is thought to be stretched, folded, perceived and looked at from different points of view. It delineates a possible relation, never predictable or unchangeable: with a slight, almost imperceptible movement of the surface, or a tiny displacement of the observer's perspective, the internal dynamics of the depicted couple is transformed, almost twisted. The project is conceived starting from the observation of paintings belonging to different historical periods that have as their subject pairs of figures in their multiple relational opportunities. The installation covers the walls of a small exhibition space, imagined as a body-container capable of including the spectator's body in search of its own shape. |