SETE_cap. II | smoke and fire on the water|
L’installazione è pensata per uno spazio dove la luce naturale è in grado di modellare l'architettura e le forme. Una serie di piccoli dipinti quadrati su carta da lucido che evocano fumi di fuochi (artificiali? Segnalatori di presenza?) fluttuano a pochi centimetri dal pavimento grazie a contenitori di vetro trasparenti sui quali verranno poggiati. Ogni contenitore evoca un corpo, con la propria differente identità. Ciascuno, attraverso una semplice azione performativa viene riempito d’acqua e nell’acqua posto qualche cristallo di sale. Il sale, elemento prezioso che insaporisce, conserva e rende amara l’acqua del mare e le lacrime. Chi desidera partecipare può scegliere e portare il contenitore di vetro che sente affine al proprio corpo (per forma, dimensione, ecc.), riempirlo d’acqua e posizionarlo nello spazio dedicato all’installazione; i disegni, come onde, si appoggeranno sopra i contenitori per dare un senso di unità a ciascun piccolo mare. |