FILO DOPPIO dialoghi tra artisti e maestri orafi
La mostra si inserisce nell’ambito dei progetti culturali di valorizzazione della tradizione orafa valenzana che il Comune di Valenza promuove ormai da diversi anni anche in vista della prossima apertura della sede espositiva nell’ex Convento di San Domenico.
La mostra ha coinvolto sette artisti e altrettanti maestri orafi impegnati nella ricerca di una trasformazione creativa e consapevole della materia per dare vita a gioielli a vocazione artistica.
In mostra sarà, dunque, possibile ammirare l’esito di queste collaborazioni, un lavoro di dialogo e confronto che ha portato alla creazione di opere uniche e inedite.
Protagonisti di Filo doppio sono: Greta di Lorenzo con Monile – Jewels of Italy, Chen Li con Gianpiero Pozzi, Clara Luiselli con Etra Gioielli, Giulia Nelli con HandMade, Greta Penacca con Matteo Bonafede, Alessandra Serra con Effemme e Christian Zucconi con Gian Franco Ponzone.
Oltre alle opere frutto delle specifiche collaborazioni, lo spazio di Palazzo Valentino ospiterà anche una selezione di opere create dagli artisti coinvolti. Linguaggi espressivi afferenti a diversi media quali calligrafia, installazioni site specific, scultura, fotografia, pittura, racconteranno il percorso creativo e produttivo dei protagonisti della mostra. In questo modo sarà possibile aprire un orizzonte interpretativo più ampio sui singoli percorsi e le singole ricerche artistiche che in Filo doppio hanno trovato un’ulteriore dimensione espressiva.
“Saper fare. È questo il fulcro del progetto Filo doppio. Il saper fare è quello dei maestri orafi che, con le loro mani d’oro e tanta perizia tecnica, hanno dato forma e sostanza alle creazioni nate dall’estro e dalla creatività degli artisti coinvolti nel progetto. Il saper fare è da intendersi anche come la fonte di sostenibilità del distretto orafo valenzano che, attraverso la trasmissione dei saperi tra le generazioni, consente di mantenere vitale una tradizione pluricentenaria che fa dell’oreficeria valenzana uno dei vertici del made in Italy riconosciuto e apprezzato nel mondo. Sostenibilità, innovazione, evoluzione, trasversalità, inclusività sono tutte espressioni che rientrano nel vocabolario di questa mostra e del suo ampio progetto che guarda con lungimiranza anche agli obiettivi dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile” così commentano il Sindaco Maurizio Oddone e l’Assessore ai Beni Culturali Alessia Zaio.
"L'arte contemporanea ha urgente bisogno di confrontarsi con la produzione artigiana e industriale d'eccellenza. - Afferma Domenico M. Papa - Un confronto attento tra ambiti apparentemente distanti, può essere di stimolo alla ricerca artistica, ma anche all'innovazione e all'esplorazione di nuovi linguaggi e prodotti. Riannodare il filo di un dialogo mai interrotto è l'ambizione di un progetto che, anno dopo anno, produce sempre nuova bellezza."
Lia Lenti afferma “Il dialogo non gerarchico tra queste due realtà – l’arte e il mestiere – è stato il vero protagonista e non solo il punto di avvio”.
Perseguendo il principio della massima accessibilità in mostra sarà posizionata una mappa tattile di Palazzo Valentino e un book tattile dedicato alle opere di Filo doppio, realizzata in collaborazione con Tactile Vision Onlus, associazione senza scopi di lucro, che lavora offrendo la sua consulenza a favore dei disabili visivi secondo i principi dello Universal Design.
Numerose saranno anche le iniziative collaterali alla mostra tra le quali visite guidate e incontri organizzati per le scuole del territorio.
Approfondimenti sulle singole collaborazioni saranno a breve disponibili sul portale www.filodoppio.it , che raccoglie lo storytelling del progetto.
In occasione della mostra sarà pubblicato anche un pregevole catalogo edito da SAGEP, casa editrice specializzata in pubblicazioni d’arte.
Per informazioni:
tel. 0131 949286
email [email protected]
𝐈𝐧𝐚𝐮𝐠𝐮𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞
Venerdì 22 settembre, ore 19.30
Presentazione del Festival con gli artisti della sezione arti visive
L'Associazione CARME è lieta di presentare la seconda edizione di 𝐁𝐄𝐓𝐖𝐄𝐄𝐍 𝐔𝐒: 𝐂𝐀𝐍𝐓𝐈𝐄𝐑𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐄 𝐀𝐑𝐓𝐈: un festival multiforme che comprende Arti Visive, Musica ed Arti Performative, ideato con l’intento di creare occasioni di conoscenza e di confronto tra gli artisti, la popolazione e l’attività di CARME.
Nel corso di tutto il periodo del Festival (22 settembre - 15 ottobre ) gli spazi di CARME verranno abitati da una mostra collettiva, affiancata da una fitta programmazione di concerti e performance, i cui protagonisti saranno gli artisti dei territori di Brescia e Bergamo, selezionati tramite apposita open call.
Il Festival è stato ideato e curato da Eleuteria Arena , Giada Crispiels e Marina Rossi.
Il Festival è stato realizzato grazie al sostegno del Comune di Brescia , Fondazione Brescia Musei (con il progetto Educare al Contemporaneo) e di CTB - Centro Teatrale Bresciano.
Venerdì 22 settembre, ore 19.30
Presentazione del Festival con gli artisti della sezione arti visive
L'Associazione CARME è lieta di presentare la seconda edizione di 𝐁𝐄𝐓𝐖𝐄𝐄𝐍 𝐔𝐒: 𝐂𝐀𝐍𝐓𝐈𝐄𝐑𝐄 𝐃𝐄𝐋𝐋𝐄 𝐀𝐑𝐓𝐈: un festival multiforme che comprende Arti Visive, Musica ed Arti Performative, ideato con l’intento di creare occasioni di conoscenza e di confronto tra gli artisti, la popolazione e l’attività di CARME.
Nel corso di tutto il periodo del Festival (22 settembre - 15 ottobre ) gli spazi di CARME verranno abitati da una mostra collettiva, affiancata da una fitta programmazione di concerti e performance, i cui protagonisti saranno gli artisti dei territori di Brescia e Bergamo, selezionati tramite apposita open call.
Il Festival è stato ideato e curato da Eleuteria Arena , Giada Crispiels e Marina Rossi.
Il Festival è stato realizzato grazie al sostegno del Comune di Brescia , Fondazione Brescia Musei (con il progetto Educare al Contemporaneo) e di CTB - Centro Teatrale Bresciano.
DESTINAZIONE MUSEO
Inaugurazione venerdì 25.08.2023 ore 18.30
Bergamo, Portico di Palazzo della Ragione
Tesori d’arte dalla collezione diocesana. In memoria di Silvio Albini (1957–2018)
Destinazione Museo è la mostra che il Museo Adriano Bernareggi propone per il 2023, anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura.
Un’iniziativa unica, che offre a tutti i visitatori l'opportunità di scoprire i capolavori della collezione della Diocesi durante il periodo di realizzazione dei nuovi spazi espositivi del Museo Bernareggi presso l'Aula Picta, l'antichissima domus del Vescovo in Piazza Duomo.
Il progetto della mostra si sviluppa su tre siti espositivi che, visitati in sequenza, offrono un affascinante viaggio attraverso duemila anni di storia, dall'arrivo del Vangelo a Bergamo fino ai giorni nostri.
La prima tappa di “Destinazione Museo” è quindi rappresentata dal Museo della Cattedrale, che ospiterà importanti opere prerinascimentali con “Verso il Rinascimento”. Il racconto post-medievale dell’arte sacra a Bergamo si arricchisce così con l’esposizione di tredici pezzi tra antichi dipinti su tavola, sculture e creazioni di oreficeria.
La seconda tappa è Palazzo Bassi-Rathgeb in Borgo Pignolo, con “Lorenzo Lotto, un originale e due copie” dedicata all’influenza che questo capolavoro ebbe sui pittori vissuti nei decenni successivi alla sua realizzazione. L’evento, organizzato con l’Università degli studi di Bergamo, propone, come in un gioco di specchi, due copie cinquecentesche tratte da originali di Lorenzo Lotto che per la prima volta vengono esposte in città.
L'Oratorio di San Lupo è l'ultima tappa di questo straordinario percorso museale. Un nuovo allestimento, “Artisti, amici, superstar”, raccoglie opere degli artisti che hanno lavorato a San Lupo, sviluppando il suggestivo racconto dell'amicizia duratura tra la Chiesa di Bergamo e gli artisti contemporanei.
L’inaugurazione dell’evento si terrà venerdì 25 agosto, alle ore 18.30 sotto il Portico di Palazzo della Ragione, alla presenza del Vescovo di Bergamo, Mons. Francesco Beschi.
L’ingresso è libero. E’ gradita la prenotazione per partecipare agli itinerari serali: al termine dell’inaugurazione i ragazzi de Le Vie del Sacro accompagneranno infatti chi lo desideri in una visita guidata nelle tre sedi espositive.
ARTISTI, AMICI, SUPERSTAR
Una mostra di Destinazione Museo a cura di Giuliano Zanchi
Arte contemporanea a San Lupo
L’Oratorio di San Lupo ha progressivamente assunto, nel corso del tempo, la dignità di spazio dedicato al dialogo tra il Museo Diocesano e gli artisti contemporanei. Uno speciale allestimento, intitolato Artisti, amici, superstar, propone opere selezionate degli artisti che qui hanno esposto negli ultimi anni. In questi termini, il presente progetto si offre quale significativo bilancio della feconda collaborazione intrattenuta nel frattempo tra la fede e l’arte contemporanea, all’interno di un’amicizia intessuta di stima reciproca.
Ingresso gratuito
Orari: giovedì – domenica 15.00—19.00
Fino al 26.11.2023
Oratorio di San Lupo
Via San Tomaso, 7
Inaugurazione venerdì 25.08.2023 ore 18.30
Bergamo, Portico di Palazzo della Ragione
Tesori d’arte dalla collezione diocesana. In memoria di Silvio Albini (1957–2018)
Destinazione Museo è la mostra che il Museo Adriano Bernareggi propone per il 2023, anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura.
Un’iniziativa unica, che offre a tutti i visitatori l'opportunità di scoprire i capolavori della collezione della Diocesi durante il periodo di realizzazione dei nuovi spazi espositivi del Museo Bernareggi presso l'Aula Picta, l'antichissima domus del Vescovo in Piazza Duomo.
Il progetto della mostra si sviluppa su tre siti espositivi che, visitati in sequenza, offrono un affascinante viaggio attraverso duemila anni di storia, dall'arrivo del Vangelo a Bergamo fino ai giorni nostri.
La prima tappa di “Destinazione Museo” è quindi rappresentata dal Museo della Cattedrale, che ospiterà importanti opere prerinascimentali con “Verso il Rinascimento”. Il racconto post-medievale dell’arte sacra a Bergamo si arricchisce così con l’esposizione di tredici pezzi tra antichi dipinti su tavola, sculture e creazioni di oreficeria.
La seconda tappa è Palazzo Bassi-Rathgeb in Borgo Pignolo, con “Lorenzo Lotto, un originale e due copie” dedicata all’influenza che questo capolavoro ebbe sui pittori vissuti nei decenni successivi alla sua realizzazione. L’evento, organizzato con l’Università degli studi di Bergamo, propone, come in un gioco di specchi, due copie cinquecentesche tratte da originali di Lorenzo Lotto che per la prima volta vengono esposte in città.
L'Oratorio di San Lupo è l'ultima tappa di questo straordinario percorso museale. Un nuovo allestimento, “Artisti, amici, superstar”, raccoglie opere degli artisti che hanno lavorato a San Lupo, sviluppando il suggestivo racconto dell'amicizia duratura tra la Chiesa di Bergamo e gli artisti contemporanei.
L’inaugurazione dell’evento si terrà venerdì 25 agosto, alle ore 18.30 sotto il Portico di Palazzo della Ragione, alla presenza del Vescovo di Bergamo, Mons. Francesco Beschi.
L’ingresso è libero. E’ gradita la prenotazione per partecipare agli itinerari serali: al termine dell’inaugurazione i ragazzi de Le Vie del Sacro accompagneranno infatti chi lo desideri in una visita guidata nelle tre sedi espositive.
ARTISTI, AMICI, SUPERSTAR
Una mostra di Destinazione Museo a cura di Giuliano Zanchi
Arte contemporanea a San Lupo
L’Oratorio di San Lupo ha progressivamente assunto, nel corso del tempo, la dignità di spazio dedicato al dialogo tra il Museo Diocesano e gli artisti contemporanei. Uno speciale allestimento, intitolato Artisti, amici, superstar, propone opere selezionate degli artisti che qui hanno esposto negli ultimi anni. In questi termini, il presente progetto si offre quale significativo bilancio della feconda collaborazione intrattenuta nel frattempo tra la fede e l’arte contemporanea, all’interno di un’amicizia intessuta di stima reciproca.
Ingresso gratuito
Orari: giovedì – domenica 15.00—19.00
Fino al 26.11.2023
Oratorio di San Lupo
Via San Tomaso, 7
LUCO
A L’AQUILA UNA MOSTRA DIFFUSA DI ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE AFFRONTA IL SENSO DEL SACRO NEL NOSTRO TEMPO
La 729° Perdonanza Celestiniana in programma a L’Aquila ad agosto offre l’occasione per una riflessione sul senso del sacro e il suo significato nel nostro tempo. Ventitré artisti e artiste attivi/e sulla scena nazionale ed internazionale dell’arte contemporanea hanno esplorato ruolo e identificazione della sacralità in una società votata a vivere in velocità e che ha fatto della concretezza e del pragmatismo associati alla scienza, alla tecnologia e all’economia il suo perno, abbandonando, apparentemente, qualsiasi speculazione ed indagine di quel territorio sospeso tra visibile ed invisibile che ha alimentato la dimensione spirituale e filosofica di generazioni di intellettuali, teologi, mistici almeno quanto ha modellato e scandito la vita quotidiana individuale e collettiva di ogni comunità umana. Esiste ancora – e nel caso dove si colloca - il sacro al tempo dell’intelligenza artificiale, della comunicazione ossessiva e compulsiva dominata dalle informazioni e dalle immagini, in cui è sempre più sfumato e incerto il confine tra reale e virtuale?
Intorno alle declinazioni della sacralità e delle sue rappresentazioni, dei suoi riti e dei luoghi ad essa deputati si snoda LUCO una mostra diffusa promossa da F’Art Associazione per la promozione delle arti visive contemporanee, curata da Barbara Pavan e patrocinata dal Comune di L’Aquila, che inaugura nel capoluogo abruzzese sabato 5 agosto 2023 a partire dalle ore 18.
LUCO deriva dal latino lucus che in origine indicava una radura boschiva più esposta alla luce solare, come suggerisce l’affinità con lucēre (brillare, splendere), e che presso i Romani si identificava per estensione con il Bosco Sacro dimora di divinità e di potenze principalmente legate alla natura e di cui la toponomastica restituisce ancora oggi la traccia (Piediluco, Monteluco, Luco dei Marsi, ecc.). Alla ricerca e all’approdo ad un ipotetico luco contemporaneo, un non-luogo che allude a uno spazio, a un tempo – reale o metaforico - o a una condizione dell’essere e dell’esperire è ispirato questo percorso espositivo articolato in tre sedi suggestive all’interno di edifici storici – il cortile di Palazzo Lucentini Bonanni in piazza Regina Margherita 7, la Galleria Italia in corso Vittorio Emanuele 79 e lo spazio espositivo di F’Art Gallery in via San Francesco di Paola 13 – che ospiteranno le opere e le grandi installazioni di Jacobo Alonso, Elizabeth Aro, Pietrina Atzori, Michela Cavagna, Cenzo Cocca, Carla Crosio, Barbara D’Antuono, Magdalena Fermina, Donatella Giagnacovo, Monica Giovinazzi, Anneke Klein, Clara Luiselli, Florencia Martinez, Miriam Medrez, Saba Najafi, Lucia Bubilda Nanni, Giulia Nelli, Federica Patera e Andrea Sbra Perego, Elena Redaelli, Beatrice Speranza, Giulia Spernazza, Elisabeth Tronhjem, Yukoh Tsukamoto.
La pluralità generazionale e di provenienze geografiche e background culturali degli artisti consente un’altrettanta molteplicità di interpretazioni e di sfumature che apre la strada ad ulteriori confronti e riflessioni sull’evoluzione dell’esigenza che accompagna l’umanità dai suoi albori di trovare un senso alla finitezza e alla fragilità dell’esistenza.
LUCO sarà visitabile con ingresso libero fino al 30 agosto 2023 (e fino al 10 settembre a F’Art Spazio per le Arti Visive Contemporanee) con orari variabili nelle diverse sedi. Informazioni al mob. +39 331 205 1481. Evento realizzato con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, Air2bite e Studio De Carolis L’Aquila e inserito nel programma della 729° Perdonanza Celestiniana.
A L’AQUILA UNA MOSTRA DIFFUSA DI ARTE CONTEMPORANEA INTERNAZIONALE AFFRONTA IL SENSO DEL SACRO NEL NOSTRO TEMPO
La 729° Perdonanza Celestiniana in programma a L’Aquila ad agosto offre l’occasione per una riflessione sul senso del sacro e il suo significato nel nostro tempo. Ventitré artisti e artiste attivi/e sulla scena nazionale ed internazionale dell’arte contemporanea hanno esplorato ruolo e identificazione della sacralità in una società votata a vivere in velocità e che ha fatto della concretezza e del pragmatismo associati alla scienza, alla tecnologia e all’economia il suo perno, abbandonando, apparentemente, qualsiasi speculazione ed indagine di quel territorio sospeso tra visibile ed invisibile che ha alimentato la dimensione spirituale e filosofica di generazioni di intellettuali, teologi, mistici almeno quanto ha modellato e scandito la vita quotidiana individuale e collettiva di ogni comunità umana. Esiste ancora – e nel caso dove si colloca - il sacro al tempo dell’intelligenza artificiale, della comunicazione ossessiva e compulsiva dominata dalle informazioni e dalle immagini, in cui è sempre più sfumato e incerto il confine tra reale e virtuale?
Intorno alle declinazioni della sacralità e delle sue rappresentazioni, dei suoi riti e dei luoghi ad essa deputati si snoda LUCO una mostra diffusa promossa da F’Art Associazione per la promozione delle arti visive contemporanee, curata da Barbara Pavan e patrocinata dal Comune di L’Aquila, che inaugura nel capoluogo abruzzese sabato 5 agosto 2023 a partire dalle ore 18.
LUCO deriva dal latino lucus che in origine indicava una radura boschiva più esposta alla luce solare, come suggerisce l’affinità con lucēre (brillare, splendere), e che presso i Romani si identificava per estensione con il Bosco Sacro dimora di divinità e di potenze principalmente legate alla natura e di cui la toponomastica restituisce ancora oggi la traccia (Piediluco, Monteluco, Luco dei Marsi, ecc.). Alla ricerca e all’approdo ad un ipotetico luco contemporaneo, un non-luogo che allude a uno spazio, a un tempo – reale o metaforico - o a una condizione dell’essere e dell’esperire è ispirato questo percorso espositivo articolato in tre sedi suggestive all’interno di edifici storici – il cortile di Palazzo Lucentini Bonanni in piazza Regina Margherita 7, la Galleria Italia in corso Vittorio Emanuele 79 e lo spazio espositivo di F’Art Gallery in via San Francesco di Paola 13 – che ospiteranno le opere e le grandi installazioni di Jacobo Alonso, Elizabeth Aro, Pietrina Atzori, Michela Cavagna, Cenzo Cocca, Carla Crosio, Barbara D’Antuono, Magdalena Fermina, Donatella Giagnacovo, Monica Giovinazzi, Anneke Klein, Clara Luiselli, Florencia Martinez, Miriam Medrez, Saba Najafi, Lucia Bubilda Nanni, Giulia Nelli, Federica Patera e Andrea Sbra Perego, Elena Redaelli, Beatrice Speranza, Giulia Spernazza, Elisabeth Tronhjem, Yukoh Tsukamoto.
La pluralità generazionale e di provenienze geografiche e background culturali degli artisti consente un’altrettanta molteplicità di interpretazioni e di sfumature che apre la strada ad ulteriori confronti e riflessioni sull’evoluzione dell’esigenza che accompagna l’umanità dai suoi albori di trovare un senso alla finitezza e alla fragilità dell’esistenza.
LUCO sarà visitabile con ingresso libero fino al 30 agosto 2023 (e fino al 10 settembre a F’Art Spazio per le Arti Visive Contemporanee) con orari variabili nelle diverse sedi. Informazioni al mob. +39 331 205 1481. Evento realizzato con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila, Air2bite e Studio De Carolis L’Aquila e inserito nel programma della 729° Perdonanza Celestiniana.
SUBPLACE
uno spazio-vetrina nel mezzanino della Stazione del Passante Ferroviario di Villapizzone, Milano.
CLARA LUISELLI
Tentativi
18 marzo – 15 aprile 2023
Per Clara Luiselli l’esperienza estetica è un atto di conoscenza del reale, dell’altro e di se stessi. Lavora intorno agli accadimenti della vita quotidiana spesso apparentemente trascurabili, che si fanno metafore dell’impermanenza, della mutazione e della fragilità dell’esistenza. L’opera nasce e vive nella relazione con l’altro. Tentativi (2022) è un ricamo che richiama antiche memorie e disegna una mappa immaginaria. Segni come strade che portano all’incontro con Giuseppe Jos Olivini che li fa propri, riscrivendoli come partitura. ariAdnæ è una cartografia sonora in cui “le tracce dei cammini si aggrovigliano e si annodano, poi si sciolgono nella voce delle corde, dei fili”. I suoni sono un’onda che “sommerge i rumori, che riemerge tra rumori, che ne è erosa, che li elide” mescolandosi al vissuto quotidiano e accompagnando lo spettatore nel suo percorso.
Tentativi
Tessuti di lino quadrati, sospesi attraverso sottili filamenti.
Alcuni chiusi, quasi accartocciati, altri cercano di sbocciare, di dispiegarsi.
Sulla superficie sottili tracce che paiono evocare mappe di pianeti immaginari, isole sfaccettate, luoghi del desiderio.
In origine erano tessuti tesi, bianchi, vuoti, luoghi di silenzio, spazi in attesa di un significativo atto creativo.
Un'azione semplice, “stropicciare” il tessuto, permette alle tracce di emergere dal nulla.
Il gesto di accartocciamento offre l'opportunità ai segni di sorgere e diventare visibili attraverso il gioco di luci e ombre.
Il filo ricama la geografia immaginaria, in parte suggerita dalla materia stessa e in parte frutto della scelta artistica.
Clara Luiselli
Si laurea nel 2000 all’Accademia di Belle Arti di Bergamo. Sue opere sono state esposte in diversi spazi pubblici e privati tra i quali: Chelsea Art Museum di New York, MAK di Vienna, MUAR di Mosca, GAMeC di Bergamo, GAM di Genova, Museo delle Culture del Mondo di Genova, Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia, Galleria Viafarini di Milano, Galleria Klerkx di Milano, Galleria Civica d’Arte Contemporanea Montevergini di Siracusa, Galleria Traffic di Bergamo, Nellymya Arthouse Gallery di Aranno e Lugano, Galleria Koma di Mons (Belgio), BACO di Bergamo, Fondazione Bernareggi di Bergamo, Teatro Valle di Roma, Galleria Vanna Casati di Bergamo, Goethe-Universitat Institut di Francoforte. Ha partecipato alla Biennale di Venezia Padiglione Italia/Accademie, alla Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo di Roma e Sarajevo, Nel 2001 ha vinto il premio Targetti Art Light e il premio Open 2017 per Pergine Spettacolo Aperto.
Giuseppe Jos Olivini – 0ortanub0
Diplomato in pianoforte, polistrumentista, ha viaggiato i territori della musica antica arrivando a sino a quella contemporanea. Lavora fra e con i suoni, esplorandone i mondi attraverso strumenti di svariate epoche e provenienze geografiche. Interessato al ruolo della musica nel teatro e nella performance collabora con diverse compagnie e ensemble suonando dal vivo in spettacoli o curandone le sonorizzazioni. Collabora con la visual artist Clara Luiselli.
SUBPLACE è uno spazio stra-ordinario che convive con il consueto e la contingenza, portando i linguaggi visivi dell’arte – che si collocano come alternativa alla logica della produzione/consumo – in questo luogo di transito, nel flusso del quotidiano, offrendosi come occasione per un’esperienza estetica diretta e personale, senza mediazioni né stratificazioni per un pubblico che si trova a “inciampare” nell’opera sul suo percorso abituale. Il nome rimanda alla collocazione sotterranea, nel mezzanino della Stazione di Villapizzone. La “vetrina” ospita progetti d’artista site specific proponendo installazioni, sculture, video e dipinti. SUBPLACE è nato dall'esperienza di Surplace spazio indipendente per la promozione delle pratiche artistiche contemporanee che ha sede a Varese.
Il progetto Subplace è un progetto autogestito e autofinanziato a cura di Joykix e Rossella Moratto.
https://subplace.jimdosite.com/
uno spazio-vetrina nel mezzanino della Stazione del Passante Ferroviario di Villapizzone, Milano.
CLARA LUISELLI
Tentativi
18 marzo – 15 aprile 2023
Per Clara Luiselli l’esperienza estetica è un atto di conoscenza del reale, dell’altro e di se stessi. Lavora intorno agli accadimenti della vita quotidiana spesso apparentemente trascurabili, che si fanno metafore dell’impermanenza, della mutazione e della fragilità dell’esistenza. L’opera nasce e vive nella relazione con l’altro. Tentativi (2022) è un ricamo che richiama antiche memorie e disegna una mappa immaginaria. Segni come strade che portano all’incontro con Giuseppe Jos Olivini che li fa propri, riscrivendoli come partitura. ariAdnæ è una cartografia sonora in cui “le tracce dei cammini si aggrovigliano e si annodano, poi si sciolgono nella voce delle corde, dei fili”. I suoni sono un’onda che “sommerge i rumori, che riemerge tra rumori, che ne è erosa, che li elide” mescolandosi al vissuto quotidiano e accompagnando lo spettatore nel suo percorso.
Tentativi
Tessuti di lino quadrati, sospesi attraverso sottili filamenti.
Alcuni chiusi, quasi accartocciati, altri cercano di sbocciare, di dispiegarsi.
Sulla superficie sottili tracce che paiono evocare mappe di pianeti immaginari, isole sfaccettate, luoghi del desiderio.
In origine erano tessuti tesi, bianchi, vuoti, luoghi di silenzio, spazi in attesa di un significativo atto creativo.
Un'azione semplice, “stropicciare” il tessuto, permette alle tracce di emergere dal nulla.
Il gesto di accartocciamento offre l'opportunità ai segni di sorgere e diventare visibili attraverso il gioco di luci e ombre.
Il filo ricama la geografia immaginaria, in parte suggerita dalla materia stessa e in parte frutto della scelta artistica.
Clara Luiselli
Si laurea nel 2000 all’Accademia di Belle Arti di Bergamo. Sue opere sono state esposte in diversi spazi pubblici e privati tra i quali: Chelsea Art Museum di New York, MAK di Vienna, MUAR di Mosca, GAMeC di Bergamo, GAM di Genova, Museo delle Culture del Mondo di Genova, Fondazione Bevilacqua la Masa di Venezia, Galleria Viafarini di Milano, Galleria Klerkx di Milano, Galleria Civica d’Arte Contemporanea Montevergini di Siracusa, Galleria Traffic di Bergamo, Nellymya Arthouse Gallery di Aranno e Lugano, Galleria Koma di Mons (Belgio), BACO di Bergamo, Fondazione Bernareggi di Bergamo, Teatro Valle di Roma, Galleria Vanna Casati di Bergamo, Goethe-Universitat Institut di Francoforte. Ha partecipato alla Biennale di Venezia Padiglione Italia/Accademie, alla Biennale dei Giovani Artisti d’Europa e del Mediterraneo di Roma e Sarajevo, Nel 2001 ha vinto il premio Targetti Art Light e il premio Open 2017 per Pergine Spettacolo Aperto.
Giuseppe Jos Olivini – 0ortanub0
Diplomato in pianoforte, polistrumentista, ha viaggiato i territori della musica antica arrivando a sino a quella contemporanea. Lavora fra e con i suoni, esplorandone i mondi attraverso strumenti di svariate epoche e provenienze geografiche. Interessato al ruolo della musica nel teatro e nella performance collabora con diverse compagnie e ensemble suonando dal vivo in spettacoli o curandone le sonorizzazioni. Collabora con la visual artist Clara Luiselli.
SUBPLACE è uno spazio stra-ordinario che convive con il consueto e la contingenza, portando i linguaggi visivi dell’arte – che si collocano come alternativa alla logica della produzione/consumo – in questo luogo di transito, nel flusso del quotidiano, offrendosi come occasione per un’esperienza estetica diretta e personale, senza mediazioni né stratificazioni per un pubblico che si trova a “inciampare” nell’opera sul suo percorso abituale. Il nome rimanda alla collocazione sotterranea, nel mezzanino della Stazione di Villapizzone. La “vetrina” ospita progetti d’artista site specific proponendo installazioni, sculture, video e dipinti. SUBPLACE è nato dall'esperienza di Surplace spazio indipendente per la promozione delle pratiche artistiche contemporanee che ha sede a Varese.
Il progetto Subplace è un progetto autogestito e autofinanziato a cura di Joykix e Rossella Moratto.
https://subplace.jimdosite.com/
Immagine. Tempo.
Inaugurazione 13 ottobre dalle ore 18 alle ore 21 Artists Maria Allegretti, Antonio Bernardo, Giovanni De Benedetto, Ilaria Franza, Davide Genna, Clara Luiselli and Alberto Montanari Curator Greta Zuccali 13 October 2022 – 8 January 2023 Hub/Art Milano Via Privata Passo Pordoi 7/3. 20139 – Milano |
DRAWING AS CONCEPT #2 rassegna di mostre d’arte contemporanea
Centro per l'Arte Contemporanea Trebisonda
via Bramante 26, 06122, Perugia
dal 23 settembre al 16 ottobre 2022 | inaugurazione venerdì 23 settembre ore 18.00
Paolo Assenza, Peter Bartlett, Franca Bernardi, Arianna Bonamore, Anja Capocci, Lea Contestabile, Elfrida Gubbini, Clara Luiselli, Serenella Lupparelli, Giulia Manfredi, Saverio Mercati, Laura Palmieri, Diego Randazzo, Nicola Rotiroti, Dafne Tafuri, ScAle architects.
Testi catalogo di Maila Buglioni e Aldo Iori.
Orari: venerdì, sabato e domenica ore 17.30 - 19.30 o su appuntamento al 3315793797 - 3381593981
Catalogo in mostra freemocco edizioni.
Ingresso libero.
Centro per l'Arte Contemporanea Trebisonda
via Bramante 26, 06122, Perugia
dal 23 settembre al 16 ottobre 2022 | inaugurazione venerdì 23 settembre ore 18.00
Paolo Assenza, Peter Bartlett, Franca Bernardi, Arianna Bonamore, Anja Capocci, Lea Contestabile, Elfrida Gubbini, Clara Luiselli, Serenella Lupparelli, Giulia Manfredi, Saverio Mercati, Laura Palmieri, Diego Randazzo, Nicola Rotiroti, Dafne Tafuri, ScAle architects.
Testi catalogo di Maila Buglioni e Aldo Iori.
Orari: venerdì, sabato e domenica ore 17.30 - 19.30 o su appuntamento al 3315793797 - 3381593981
Catalogo in mostra freemocco edizioni.
Ingresso libero.
XVII Giornata del Contemporaneo 2021
INTO THE TWO Clara Luiselli 11.12.2021 H. 17.00 | 19.00 presso Studio Professionale Luca Panseri Via Pradello 2 Bergamo In occasione della Giornata del Contemporaneo saranno presentati al pubblico dall'artista i disegni realizzati ad hoc per lo spazio ospitante. Una serie di piccoli lavori che si muovono attorno all'idea della relazione, dell'incontro tra due forme che tentano la condivisione di uno spazio comune. |
INNER SPACE
Clara Luiselli 13.11.2021 – 16.01.2022 Presso Nellimya Arthouse | Aranno | CH https://nellimya-arthouse.ch/ INNER SPACE è un incontro tra elementi naturali e luce, a volte svelata da trasparenze, altre dal riverbero dell’oro o ancora da sorgenti luminose. La mostra è accompagnata dagli interventi sonori di Giuseppe Jos Olivini. L' esibizione idealmente unisce le due anime dello spazio in cui è accolta, Nellimya Arthouse da anni – precisamente dal 2005 – si adopera per far conoscere la Light art e gli artisti che l’hanno scelta come mezzo espressivo e, dal 2020 è sede sociale dell’associazione culturale Aranno LandArt che, come suggerito dal nome, promuove l’arte della natura, nella natura. |
Spazi per corpi in attesa della trasformazione
performance di Respirocobalto e 0Ortanub0 Con Clara Luiselli e Laura Mola, corpi e voci nello spazio Giuseppe Jos Olivini mappe sonore I volumi morbidi e abbraccianti della chiesa dello Spirito Santo di Govone. Le geometrie sottili e respiranti dell'installazione di Clara Luiselli. La ricerca della Prossimità. Questi i punti fermi dai quali passano le traiettorie della performance "Spazi per corpi in attesa di una trasformazione". Sentieri in movimento, inafferrabili alle convenzioni cartesiane. Divaganze sciolte in una musica che trascende gli stati della materia sonora tracciando mappe sulle quali il linguaggio dei corpi (in attesa) si orienta, nel suo farsi istantaneo, seguendo linee di cedevolezza accogliente e canti magnetici. L'ago della bussola vibra tra un "sentire che cerca" e a un "cercare che ascolta". E' desiderio di un luogo e un Luogo per desiderare. E' desiderare un tempo. Ed è un Tempo per il Desiderio. |
autoprogettazione
Istruzioni d’artista per realizzare un’opera d’arte a casa propria
Un progetto a cura di Toni Merola, Nicola Pellegrini e Bianca Trevisan
Promosso e sostenuto da Galleria Milano
In collaborazione con Maria Chiara Salvanelli Press Office & Communication
Oltre settanta artisti e un’idea semplice quanto efficace: creare un’opera d’arte che sia riproducibile da tutti nelle proprie case.
La situazione attuale a causa del Covid-19, impensabile fino a poco più di un mese fa, ci costringe a casa in una situazione non facile, ma che ci sta anche portando a rivalutare gli spazi in cui viviamo e, in essi, il modo in cui viviamo. Nella nostra casa riscopriamo la necessità del saper fare, del realizzare autonomamente ciò che ci è necessario, un’esigenza che si rivela esistenziale, ancor prima che pratica.
Nell’aprile del 1974 Enzo Mari presentava alla Galleria Milano la sua poi celebre mostra Proposta per un’autoprogettazione, dove offriva disegni progettuali e istruzioni per la realizzazione di mobili destinati alla creatività e inventiva di chiunque volesse cimentarsi a costruirli autonomamente, nella propria abitazione. Un invito a sottrarsi ai meccanismi produttivi dominanti, su larga scala, recuperando quindi la capacità manuale e con essa l’autonomia realizzativa.
Gli artisti coinvolti nell’autoprogettazione offriranno le istruzioni per realizzare un’opera d’arte da loro ideata alle persone a casa, con ciò che hanno a disposizione. L’autoprogettazione racchiude in sé, quindi, una doppia possibilità: creare un’opera autonomamente e, attraverso l’arte, auto(ri)progettare la propria esistenza.
I progetti con tutte le istruzioni per la loro realizzazione sono pubblicati sul sito ufficiale autoprogettazione.com e sulla pagina instagram @autoprogettazione e quotidianamente ne verranno aggiunti di nuovi.
Le persone a casa sono invitate a condividere le proprie realizzazioni postandole su Instagram con il tag @autoprogettazione e @galleria.milano e gli hashtag #autoprogettazione #galleriamilano #iorestoacasa #laculturanonsiferma
Artisti aderenti:
Alterazioni Video, Aurelio Andrighetto, Riccardo Arena, Louisa Babari, Fabrizio Basso, Dario Bellini, Alice Bonfanti, Monica Bonvicini, Renata Boero, Anna Valeria Borsari, Angelo Candiano, Andrea Caretto + Raffaella Spagna, Laura Castagno, Maurizio Cilli, Silvia Cini, Sarah Ciracì, Manuela Cirino, Gianluca Codeghini, Daniela Comani, Vincenzo Coronati, Ermanno Cristini, Massimo De Caria, Paola Di Bello, Sara Enrico, Emilio Fantin, Pierluigi Fresia, Gianni Gangai, Eugenio Giliberti, Meri Gorni, Nazzareno Guglielmi, Marianne Heier, William Kentridge, Andrea Kvas, Ugo La Pietra con Lucio La Pietra, Alessio Larocchi, Salvatore Licitra, Deborah Ligorio, Pierpaolo Lista, Clara Luiselli, Coquelicot Mafille, Elio Marchesini, Eva Marisaldi con Enrico Serotti, Amedeo Martegani, Ferdinando Mazzitelli, Marzia Migliora, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, Albano Morandi, Margherita Morgantin, Giancarlo Norese, Giovanni Oberti, Antonella Ortelli + Luca Quartana, Adrian Paci, Francesco Pedrini, Chiara Pergola, Federico Petrella, Cesare Pietroiusti, Premiata Ditta, Anteo Radovan, Diego Randazzo, Sara Rossi + Matteo Martini, Luca Scarabelli, Lorenzo Scotto di Luzio, Berty Skuber, Carola Spadoni, Marco Strappato, Patrick Tabarelli, Patrick Tuttofuoco, Enzo Umbaca, Marco Vaglieri, Luisa Valentini, Vedovamazzei, Cesare Viel, Luca Vitone, Francesco Voltolina, Italo Zuffi.
Istruzioni d’artista per realizzare un’opera d’arte a casa propria
Un progetto a cura di Toni Merola, Nicola Pellegrini e Bianca Trevisan
Promosso e sostenuto da Galleria Milano
In collaborazione con Maria Chiara Salvanelli Press Office & Communication
Oltre settanta artisti e un’idea semplice quanto efficace: creare un’opera d’arte che sia riproducibile da tutti nelle proprie case.
La situazione attuale a causa del Covid-19, impensabile fino a poco più di un mese fa, ci costringe a casa in una situazione non facile, ma che ci sta anche portando a rivalutare gli spazi in cui viviamo e, in essi, il modo in cui viviamo. Nella nostra casa riscopriamo la necessità del saper fare, del realizzare autonomamente ciò che ci è necessario, un’esigenza che si rivela esistenziale, ancor prima che pratica.
Nell’aprile del 1974 Enzo Mari presentava alla Galleria Milano la sua poi celebre mostra Proposta per un’autoprogettazione, dove offriva disegni progettuali e istruzioni per la realizzazione di mobili destinati alla creatività e inventiva di chiunque volesse cimentarsi a costruirli autonomamente, nella propria abitazione. Un invito a sottrarsi ai meccanismi produttivi dominanti, su larga scala, recuperando quindi la capacità manuale e con essa l’autonomia realizzativa.
Gli artisti coinvolti nell’autoprogettazione offriranno le istruzioni per realizzare un’opera d’arte da loro ideata alle persone a casa, con ciò che hanno a disposizione. L’autoprogettazione racchiude in sé, quindi, una doppia possibilità: creare un’opera autonomamente e, attraverso l’arte, auto(ri)progettare la propria esistenza.
I progetti con tutte le istruzioni per la loro realizzazione sono pubblicati sul sito ufficiale autoprogettazione.com e sulla pagina instagram @autoprogettazione e quotidianamente ne verranno aggiunti di nuovi.
Le persone a casa sono invitate a condividere le proprie realizzazioni postandole su Instagram con il tag @autoprogettazione e @galleria.milano e gli hashtag #autoprogettazione #galleriamilano #iorestoacasa #laculturanonsiferma
Artisti aderenti:
Alterazioni Video, Aurelio Andrighetto, Riccardo Arena, Louisa Babari, Fabrizio Basso, Dario Bellini, Alice Bonfanti, Monica Bonvicini, Renata Boero, Anna Valeria Borsari, Angelo Candiano, Andrea Caretto + Raffaella Spagna, Laura Castagno, Maurizio Cilli, Silvia Cini, Sarah Ciracì, Manuela Cirino, Gianluca Codeghini, Daniela Comani, Vincenzo Coronati, Ermanno Cristini, Massimo De Caria, Paola Di Bello, Sara Enrico, Emilio Fantin, Pierluigi Fresia, Gianni Gangai, Eugenio Giliberti, Meri Gorni, Nazzareno Guglielmi, Marianne Heier, William Kentridge, Andrea Kvas, Ugo La Pietra con Lucio La Pietra, Alessio Larocchi, Salvatore Licitra, Deborah Ligorio, Pierpaolo Lista, Clara Luiselli, Coquelicot Mafille, Elio Marchesini, Eva Marisaldi con Enrico Serotti, Amedeo Martegani, Ferdinando Mazzitelli, Marzia Migliora, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini, Albano Morandi, Margherita Morgantin, Giancarlo Norese, Giovanni Oberti, Antonella Ortelli + Luca Quartana, Adrian Paci, Francesco Pedrini, Chiara Pergola, Federico Petrella, Cesare Pietroiusti, Premiata Ditta, Anteo Radovan, Diego Randazzo, Sara Rossi + Matteo Martini, Luca Scarabelli, Lorenzo Scotto di Luzio, Berty Skuber, Carola Spadoni, Marco Strappato, Patrick Tabarelli, Patrick Tuttofuoco, Enzo Umbaca, Marco Vaglieri, Luisa Valentini, Vedovamazzei, Cesare Viel, Luca Vitone, Francesco Voltolina, Italo Zuffi.
Grazie all’impegno del Comune di Bergamo e la direzione artistica di Alberto Ceresoli, inaugura la seconda edizione della prima Rassegna Online di Videoarte in Italia. L’importante risposta di pubblico e di critica che ha portato il progetto, con la sua prima manifestazione, a definirsi come un importante appuntamento culturale, ha permesso una crescita progettuale che si declinerà in una rassegna che partendo dal dispositivo web si aprirà a screening video ed interventi in Gallerie, spazi di ricerca e contenitori per l’Arte Contemporanea attivi sul territorio di Bergamo, Milano, Torino, Bologna. 37 artisti con background e percorsi di ricerca riconosciuti internazionalmente, sono stati chiamati per dare corpo alla piattaforma che da Gennaio a Maggio 2020 ospiterà le 50 opere video selezionate. Un progetto che per questa seconda edizione si è costruito grazie alle collaborazioni e all’importante lavoro co-curatoriale di Traffic Gallery (Bergamo) nell’impegno di Roberto Ratti, BACO – Arte Contemporanea (Bergamo) nell’impegno di Sara Benaglia e Mauro Zanchi, Semifreddo – Associazione per la ricerca artistica contemporanea (Bergamo) nell’impegno di Ludovica Belotti e Martina Cesani, Office Project Room (Milano) nell’impegno di Matteo Cremonesi, Officina15 (Bologna) nell’impegno di Federica Fiumelli, Fusion Art Gallery – INAUDITA (Torino) nell’impegno di Tecla Azzarone, IBRIDA festival (Forlì) nell’impegno di Francesca Leoni e Davide Mastrangelo, OXOgallery (Lucca), e nell’impegno co-curatoriale dell’artista Salvatore Insana (Roma).
Artisti: Andreco, Dehors/Audela, Oreste Baccolini, Lidia Bianchi, Monica Camaggi, Rita Casdia, Marco Ceroni, Enzo Cillo, Silvia De Gennaro, Cristiana De Marchi, Daniele Di Girolamo, Elisabetta Di Sopra, Alessandro Fara, Francesca Fini, Jacopo Jenna, Luca Leggero, Marta Lodola, Molino & Lucidi, Marcantonio Lunardi, Clara Luiselli, Simone Mangione, Michele Manzini, Carlo Miele, Stefania Migliorati, Stefano Miraglia, Francesca Montorfano, Saggion-Paganello, Laurina Paperina, Menegazzo/Pernisa, Fonte/Poe, Rosy Rox, Filomena Rusciano, Manu Macco e Guido Salvini, Luca Scavone, Hasan Özgür Top, Movimentomilc, Ivana Volpe.
Grafica e Web Design: Woodoo Studio
Media Partner: Forme Uniche
Con il patrocinio e il sostegno del Comune di Bergamo
Artisti: Andreco, Dehors/Audela, Oreste Baccolini, Lidia Bianchi, Monica Camaggi, Rita Casdia, Marco Ceroni, Enzo Cillo, Silvia De Gennaro, Cristiana De Marchi, Daniele Di Girolamo, Elisabetta Di Sopra, Alessandro Fara, Francesca Fini, Jacopo Jenna, Luca Leggero, Marta Lodola, Molino & Lucidi, Marcantonio Lunardi, Clara Luiselli, Simone Mangione, Michele Manzini, Carlo Miele, Stefania Migliorati, Stefano Miraglia, Francesca Montorfano, Saggion-Paganello, Laurina Paperina, Menegazzo/Pernisa, Fonte/Poe, Rosy Rox, Filomena Rusciano, Manu Macco e Guido Salvini, Luca Scavone, Hasan Özgür Top, Movimentomilc, Ivana Volpe.
Grafica e Web Design: Woodoo Studio
Media Partner: Forme Uniche
Con il patrocinio e il sostegno del Comune di Bergamo
Traffic Gallery è felice di ospitare nella Project Room dei propri spazi Crisalidi, lavoro in serie e in progress dell’artista Clara Luiselli. Crisalidi è un’opera costituita da piccoli dipinti realizzati su fogli selezionati dalla rivista d’arte contemporanea Mousse. I contorni di ogni crisalide sono tracciati su riproduzioni di opere d’arte scelte per la loro qualità grafica e cromatica. Fuori dai confini della crisalide viene creato un fondo capace di dare risalto alla forma disegnata. Si ottiene così una immagine che nasce a partire dall’intersezione della forma tracciata e l’immagine sottostante e preesistente sul foglio della rivista. Il processo che porta alla realizzazione dell’opera tiene conto dello scorrere lento del tempo attraverso la pratica quotidiana dello sfogliare, del ricoprire e del mettere in luce. E’ una riflessione sull’arte e sulla sua capacità di sintetizzare concetti articolati all’interno di forme, immagini e soluzioni visive. |
Luce. Se si dovessero citare i materiali di cui è composta l'installazione "Sete" di Clara Luiselli si dovrebbe per prima cosa citare la luce. E solo successivamente il vetro dei contenitori, vasi, bicchieri, caraffe, i granelli di sale e la carta da lucido quadrata e sottile su cui sono realizzati i disegni. L'installazione, esposta per la prima volta nel 2016 all'interno della mostra "Dare coraggio" curata da Giuliano Zanchi nell’ex carcere Sant’Agata di Bergamo, trova nel contesto della Chiesa di San Biagio il luogo adatto per la sua più ampia espressione. Lo spazio, recuperato alla modernità grazie a un intervento insieme conservativo e innovativo che affianca i mattoncini medioevali all'innesto architettonico moderno di una cupola in vetro, permette alla luce di penetrare completamente all'interno dello spazio, di permearlo dall'alto mantenendo nella parte inferiore un calore e un sentore di terra. Con un ardito sfondamento prospettico che nei secoli è stato realizzato solamente con abili trompe l'oeil di nuvole e cori d'angeli, la visione del cielo dall'interno della chiesa apre un respiro e una prospettiva altissimi, donando ai contenitori di Clara Luiselli il ruolo di messaggeri, mediatori delle vicende terrene e celesti. Linguaggio comune tra i due mondi, la luce, che disegna nei materiali come un acquerello spargendo intorno il suo argento e il suo oro. É grazie alla luce che emergono dalla carta i disegni appena accennati ed è la luce che, passando attraverso il vetro, modifica, sposta, accende i particolari in modalità differenti a seconda del passare delle ore. Un'installazione sempre mutevole, in movimento, al massimo grado naturale in quanto soggetta alla variazione degli agenti atmosferici esterni. |
In una performance partecipata, Clara Luiselli offre al visitatore la possibilità di individuarsi, nel senso heideggeriano di essere-nel-mondo, in uno dei contenitori di vetro presenti sulla soglia, vari come differente è il corpo di ognuno con la sua modalità unica di rapportarsi all'esistenza, in mezzo agli altri. Scegliendo per sé un vaso di vetro, lo spettatore si fa egli stesso contenitore per il rivelarsi delle istanze proposte. Il sale, elemento di costituzione dell'amaro del mare, delle nostre stesse lacrime e metafora dell'intensità della vita, viene aggiunto da ognuno in quantità a piacere, contribuendo a creare, per il gioco di luce, effetti diversi in ciascun contenitore.
Interviene infine l'artista, come elemento unificatore dei gesti dei presenti, a poggiare sulla superficie dei contenitori i disegni quasi trasparenti, che diventano maggiormente visibili proprio grazie all'intervento della luce che fa da reagente, strumento rivelatore di un'essenza fino ad allora quasi solo in potenza. E appaio così dei fragili segni stilizzati, schegge e fumo di fuochi d'artificio, visioni fugaci. Sensazioni, emergenze dalla memoria di vissuti passati, "apparizioni uniche di una lontananza, per quanto questa possa essere vicina", come per Benjamin l'aura dell'opera d'arte. L'accostare i disegni l'uno all'altro sui dislivelli di altezza dei contenitori si configura qui, tassello per tassello, come la creazione demiurgica della superficie del mare, sulle cui onde si adagiano le figure come piume, come gabbiani stanchi di volare. Un oceano in miniatura, un unificare e legare i frammenti di vite distinte ricreando, all'interno del piccolo spazio d'esposizione, un microcosmo di vicinanza ideale.
Durante l'inaugurazione, alla performance di Clara Luiselli si intreccerà Speculum tintinnabuli di Giuseppe Jos Olivini.
Il soundscape site-specific, ideato nel solco della “musica delle cose", è realizzato facendo uso dei suoni prodotti dalla stimolazione dei materiali dell’installazione (acqua, vetro, sale, passi) rielaborati elettronicamente e miscelati con “eventi sonori” ordinariamente intesi.
Interviene infine l'artista, come elemento unificatore dei gesti dei presenti, a poggiare sulla superficie dei contenitori i disegni quasi trasparenti, che diventano maggiormente visibili proprio grazie all'intervento della luce che fa da reagente, strumento rivelatore di un'essenza fino ad allora quasi solo in potenza. E appaio così dei fragili segni stilizzati, schegge e fumo di fuochi d'artificio, visioni fugaci. Sensazioni, emergenze dalla memoria di vissuti passati, "apparizioni uniche di una lontananza, per quanto questa possa essere vicina", come per Benjamin l'aura dell'opera d'arte. L'accostare i disegni l'uno all'altro sui dislivelli di altezza dei contenitori si configura qui, tassello per tassello, come la creazione demiurgica della superficie del mare, sulle cui onde si adagiano le figure come piume, come gabbiani stanchi di volare. Un oceano in miniatura, un unificare e legare i frammenti di vite distinte ricreando, all'interno del piccolo spazio d'esposizione, un microcosmo di vicinanza ideale.
Durante l'inaugurazione, alla performance di Clara Luiselli si intreccerà Speculum tintinnabuli di Giuseppe Jos Olivini.
Il soundscape site-specific, ideato nel solco della “musica delle cose", è realizzato facendo uso dei suoni prodotti dalla stimolazione dei materiali dell’installazione (acqua, vetro, sale, passi) rielaborati elettronicamente e miscelati con “eventi sonori” ordinariamente intesi.
La storia dell’arte è una vicenda di non-finiti, di tentativi e di pentimenti.
È la condizione di non finito a definire pienamente il concetto di opera d’arte, in particolare nella contemporaneità, intesa come apertura, temporaneità e possibilità. L’opera che si mostra nel suo farsi, nell’accogliere il caso, nell’imprevedibile sviluppo dalla fase progettuale a quella espositiva.
Quando l’opera può dirsi conclusa? L’opera finita è perfetta? O contiene in sé il germe di un ulteriore sviluppo?
Il confine labile tra finito e non-finito è anche la complicata storia della Chiesa di San Rocco a Carnago, edificio sacro cinquecentesco mai consacrato e quindi mai destinato al culto per un “difetto di forma”, mai portata al compimento è la storia esemplare di un fallimento, non-luogo dalle molteplici destinazioni, che si trasforma nel luogo deputato del possibile e del divenire. Ci sono delle energie, aperture e visioni, non si sa mai dove l’opera si può fermare. La forma è instabile, fluttuante, lì in aggregazione spontanea e temporanea, potrebbe seguire tanti percorsi possibili. L’opera si sposta all’interno del linguaggio tra finito e non-finito – dilemma, caso, polemica, sovversione e poesia – concentra, trattiene e assorbe l’intenzionalità per rilasciare in ogni momento energia, senso e possibilità. Il non detto e il non visto e il non ascoltato che dice, si mostra e parla.
A partire dal 5 aprile torna l’appuntamento con Thesaurus, il seminario tematico realizzato da Thesaurus Associazione Culturale in collaborazione con l’Istituto Caterina Caniana di Bergamo, il Centro di Filosofia della Scienza (CFCUL) e il Science Art Phylosophy Lab (SAP Lab) dell’Università di Lisbona.
Luce: visioni e impercezioni è il titolo della terza edizione costruita intorno al nucleo tematico della “luce”, nell’accezione propria o figurata del termine. Dalla psicologia della percezione alla fotografia, dalla matematica all’astrofisica, passando per la storia dell’arte, la letteratura e le arti visive, la luce costituisce un elemento fondamentale attraverso cui l’essere umano dà forma al proprio universo, s-velandone la natura più recondita in un costante movimento che va dal visibile al non-visibile, dalla percezione all’impercezione delle cose e dei fenomeni. Il seminario, lungi dal voler esaurire le tematiche trattate, intende offrire alcune suggestioni affinché si possano delineare le coordinate essenziali e le tendenze principali della ricerca, universitaria ed artistica, relative al tema proposto. Tra gli ospiti si segnalano: Marco Olivotto, docente di fotografia e color design presso Trentino Art Academy e di desktop publishing, controllo della qualità di stampa e post-produzione fotografica presso Trentino Alta Formazione Grafica; Arthur Guillet, fotografo tradizionalista analogico; Caterina Scarpaci, docente del Centro MatNet dell’Università degli Studi di Bergamo; Cesare Guaita, cosmochimico e planetologo; Mauro Zanchi, critico d’arte e curatore; James Organisti, docente di storia della filosofia e storia delle religioni presso l’Università degli Studi Bergamo; Clara Luiselli, visual artist; Gabrio Vitali, docente e critico letterario. |
TOCCATE NEL CUORE 23 novembre - 03 dicembre 2017 a cura di Daniela di Gennaro, Giulia Bidut, Luisa Contin 2 dicembre ore 18.00 Terzo d'Aquileia Clara Luiselli "Le parole che non vi ho detto" Installazione per un'azione minima. Le parole rimaste in sospeso troveranno un corpo entro il quale depositarsi o prendere voce, anche se solo sussurrata. A seguire workshop guidato dall'artista all'interno dell'installazione. |
Pergine Spettacolo Aperto | 42.esimo Festival | 7-15 luglio 2017 | Chimere
La questione di genere come fattore di cambiamento globale. Oltre gli stereotipi
Giuliana Musso | Bacači Sjenki/Shadow Casters | BeAnotherLab | Circolo Bergman | Compagnia Atopos | Dynamis | Tindaro Granata | Nina's Drag Queens | Fiorenza Menni | Mona Mohagheghi | Titta Cosetta Raccagni | Clara Luiselli| Federica Chiusole |Tobia Zambotti | Codice Rosso | Seminario Internazionale su lavoro e felicità con Vanja Babic e Bojan Mucko | Schuko company | Incompany | Christina Schultz | Apostolos Karakakis | Santiago Cirugeda | Helen Hester | Nina Power | Riccarda Zezza |
La questione di genere come fattore di cambiamento globale. Oltre gli stereotipi
Giuliana Musso | Bacači Sjenki/Shadow Casters | BeAnotherLab | Circolo Bergman | Compagnia Atopos | Dynamis | Tindaro Granata | Nina's Drag Queens | Fiorenza Menni | Mona Mohagheghi | Titta Cosetta Raccagni | Clara Luiselli| Federica Chiusole |Tobia Zambotti | Codice Rosso | Seminario Internazionale su lavoro e felicità con Vanja Babic e Bojan Mucko | Schuko company | Incompany | Christina Schultz | Apostolos Karakakis | Santiago Cirugeda | Helen Hester | Nina Power | Riccarda Zezza |
Tra questi paesaggi l’anima vaga. sparisce, ritorna, si avvicina, si allontana, a se stessa estranea, inafferrabile, ora certa, ora incerta della propria esistenza, mentre il corpo c’è, e c’è, e c’è e non trova riparo. Wislawa Szymborska |
Le chimere, mostri mitologici con corpi di animali diversi, sono ciò che meglio rappresenta la condizione lacerata dell’essere umano, la sua impossibilità a riconoscersi come creatura completa, capace di restituire un’immagine integra di sé. Una suggestione simbolica da cui Pergine Spettacolo Aperto trae spunto per esplorare senza pregiudizi una delle questioni attualmente più controverse: l’identità di genere.
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DARE CORAGGIO
16 luglio - 18 settembre 2016
ex carcere di Sant’Agata - Bergamo
Paolo Facchinetti - Giovanni Bonaldi - Clara Luiselli - Federica Mutti
Fondazione A. Bernareggi
16 luglio - 18 settembre 2016
ex carcere di Sant’Agata - Bergamo
Negli spazi pieni di suggestione di un ex carcere, espongono quattro artisti bergamaschi in quattro rispettive celle, nelle quali ciascuno di loro colloca la propria installazione: Paolo Facchinetti - Giovanni Bonaldi - Clara Luiselli - Federica Mutti. A ispirare il loro lavoro viene dato un tema che produce una particolare risonanza in questo singolare luogo espositivo: dare coraggio.
In un luogo che porta con sé la memoria di vite sospese dalla reclusione e sottratte alla normale vita sociale si ospita una riflessione sul coraggio, pensato come la spinta che la speranza offre a ogni essere umano, soprattutto quando le circostanze della vita sembrano contraddire sogni, aspettative, desideri, ma anche semplicemente la giustizia delle cose. Il coraggio è dunque “virtù” particolarmente necessaria in questo frangente storico in cui la vita sociale è attraversata da tangibili inquietudini che tendono a scoraggiare l’esistenza di tutti.
Ogni artista interpreterà questo tema a seconda della propria poetica e delle proprie tecniche espressive.
Inaugurazione venerdì 15 luglio, ore 18
Presentazione catalogo - 25 agosto 2016, ore 18
Apertura: 15 luglio > 18 settembre 2016
sabato e domenica, dalle 10 alle 22
La mostra resterà chiusa il 13 e 14 agosto
Progetto a cura di Fondazione A. Bernareggi
L’installazione è inserita nell’ambito delle celebrazioni di Sant’Alessandro 2016
In collaborazione con Comune di Bergamo
In collaborazione con Maite Bergamo
16 luglio - 18 settembre 2016
ex carcere di Sant’Agata - Bergamo
Paolo Facchinetti - Giovanni Bonaldi - Clara Luiselli - Federica Mutti
Fondazione A. Bernareggi
16 luglio - 18 settembre 2016
ex carcere di Sant’Agata - Bergamo
Negli spazi pieni di suggestione di un ex carcere, espongono quattro artisti bergamaschi in quattro rispettive celle, nelle quali ciascuno di loro colloca la propria installazione: Paolo Facchinetti - Giovanni Bonaldi - Clara Luiselli - Federica Mutti. A ispirare il loro lavoro viene dato un tema che produce una particolare risonanza in questo singolare luogo espositivo: dare coraggio.
In un luogo che porta con sé la memoria di vite sospese dalla reclusione e sottratte alla normale vita sociale si ospita una riflessione sul coraggio, pensato come la spinta che la speranza offre a ogni essere umano, soprattutto quando le circostanze della vita sembrano contraddire sogni, aspettative, desideri, ma anche semplicemente la giustizia delle cose. Il coraggio è dunque “virtù” particolarmente necessaria in questo frangente storico in cui la vita sociale è attraversata da tangibili inquietudini che tendono a scoraggiare l’esistenza di tutti.
Ogni artista interpreterà questo tema a seconda della propria poetica e delle proprie tecniche espressive.
Inaugurazione venerdì 15 luglio, ore 18
Presentazione catalogo - 25 agosto 2016, ore 18
Apertura: 15 luglio > 18 settembre 2016
sabato e domenica, dalle 10 alle 22
La mostra resterà chiusa il 13 e 14 agosto
Progetto a cura di Fondazione A. Bernareggi
L’installazione è inserita nell’ambito delle celebrazioni di Sant’Alessandro 2016
In collaborazione con Comune di Bergamo
In collaborazione con Maite Bergamo
Sabato 18 luglio, alle ore 17.00 presso il Nuovo Spazio di Casso, saranno presentati gli esiti del Concorso Artistico Internazionale Two calls for Vajont, lanciato da Dolomiti Contemporanee a giugno 2014.
Con l’occasione sarà inaugurata Twocalls, la forma delle idee, una esposizione di alcuni dei progetti selezionati nella fase finale del Concorso, attraverso la quale si racconta la genesi, il senso, lo stato attuale di questo concorso-progetto ideativo, che vuol ripensare il rapporto con la storia, la tragedia, il paesaggio umano, fisico, culturale, dell’area del Vajont.
La mostra rimarrà aperta dal 18 luglio al 16 agosto, essa sarà visitabile dal giovedì alla domenica, in orari 10.00-12.30 e 15.00-19.00.
Artisti in mostra: Marta Allegri, Carlo Andreasi, Marco Andrighetto, Michele Bazzana, Monica Biancardi, Stefano Cagol, Simone Cametti, Giorgio Cazzulani, Luca Chiesura, Alessandro Dal Pont, Alessandra De Vecchi/Alberta Iera/Chiara Paulon, Daniela Di Maro, Flavio Favelli, Dimitri Giannina, Kindergarten, Clara Luiselli, Marina Menti, Stefano Moras/Alan Luca Nan, Tiziana Pers, Stefano Ravani, Andrea Piantoni/Dania Zanotto, Giorgio Pirolo, Giulio Rossi, Pierluigi Slis, Studio Emfa, Silvano Tessarollo, Massimo Uberti, Silvia Vendramel, Corrado Zeni.
AWAKENING_Cap.II | ArtDate 2015 |venerdì 15 maggio h.18.00 | ALT Alzano
performance per ArtDate 2015
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The visual artist Clara Luiselli is presenting for ArtDate at ALT in Alzano Lombardo the performance Awakening chap. 2, a substantial reworking of her previous work of the same name. In Luiselli’s works installation and performance complement one another thanks to the human presence that often interacts with the space leaving some symbolic objects at the end of the action.
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Dal 31 gennaio al 22 marzo lo spazio espositivo dell'Ex Oratorio di San Lupo ospita la personale di Clara Luiselli Se tremo sull’orlo, a cura di Giuliano Zanchi e Daniele Capra, che raccoglie due suggestive installazioni dell’artista realizzate appositamente per il luogo. L’Oratorio risulterà così innervato da una trama di nuovi contenuti, tali da innescare degli inediti percorsi di fruizione ed accendere nel contempo relazioni di ordine visivo ed emotivo tra lo spazio e le proiezioni individuali del fruitore.
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From January 31 through March 22 the Ex Oratorio di San Lupo in Bergamo hosts the solo show of Clara Luiselli If I tremble on the edge (Se tremo sull’orlo), curated by Daniele Capra and Giuliano Zanchi. The exhibition consists of two evocative site specific installations that will give the location new visual contents, to trigger different points of view of the visitor and stimulate him to blend visual and emotional stream originated by the artwork and the personal projections.
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La Galleria d’Arte Moderna di Genova è lieta di ospitare Orizzonti ritrovati, progetto site specific di Clara Luiselli realizzata su una delle opere della collezione del museo.
L’evento prende parte alla X Giornata del Contemporaneo Amaci. Orizzonti Ritrovati è un progetto in progress che intende muoversi alla ricerca di nuovi orizzonti da riportare alla luce: è un viaggio, attraverso il tempo e il suo scorrere, alla ricerca di quanto si è perduto. Clara Luiselli prende l'avvio dalla scultura L'Autunno di Edoardo De Albertis per recuperare memorie lontane di luoghi sui quali non è più possibile vegliare: per questo ragione ha documentato con una videocamera, per ventiquattro ore,l'orizzonte che la scultura poteva scorgere nel tempo della sua permanenza all'Orto Botanico. Il video, montato in time lapse e installato davanti allo sguardo de L'Autunno, permette alla scultura di rivivere di quella luce e di quell'oscurità in cui, per lungo tempo, si era trovata completamente immersa. L'installazione di Genova è la prima tappa del progetto: seguirà il 30 gennaio 2015 la seconda presso il Museo Bernareggi di Bergamo. L'Autunno è un grande bronzo-fioriera che lo scultore Edoardo De Albertis (Genova 1874 - 1950) realizzò nel 1925 per l'Exposition International des Arts Décoratifs di Parigi. Nel 1938 il bronzo venne allestito proprio come una fioriera nell'Orto Botanico di Villa Pallavicino a Pegli, dove rimase fino al 1998, quando fu ritirata, restaurata e destinata definitivamente all'esposizione permanente in Galleria d'Arte Moderna. The Gallery of Modern Art in Genoa is pleased to host Orizzonti ritrovati ("Rediscovered Horizons"), site-specific project made by Clara Luiselli on one of the works of the museum collection. The event the show is part of Amaci Giornata del Contemporaneo. Orizzonti Ritrovati is an ongoing project focused on the search of new horizons to bring to light: a journey through time and its passing, looking for what has been lost. Clara Luiselli started the project with the sculpture The Fall by Edoardo De Albertis, to retrieve distant memories of places that are not visible anymore. So she decided to record with a camera for twenty-four hours the horizon the sculpture had in the previous location at Botanic Garden. The video was edited in time lapse and installed in a screen device just in front the eyes of The Fall, with the aim of supplying light and darkness to the sculpture as for a long time it was completely immersed in the past. The installation of Genoa is the first step of the project that will continue on January 2015 at Bernareggi Museum in Bergamo. The Fall is a large planter bronze created by the sculptor Edoardo De Albertis (Genoa 1874-1950) in 1925 in the occasion of the Exposition International des Arts Décoratifs of Paris. In 1938 the bronze was arranged in the Botanical Garden of Villa Pallavicini in Pegli. In 1998 it was removed from the venue and restored to be installed eventually in the permanent exhibition in the Gallery of Modern Art. |