INTO THE TWO
Campeggiano nello spazio due frammenti geologici che come piccoli meteoriti lasciano tracce del loro passaggio, un’impronta del loro esistere. Respirano in uno spazio libero, accolgono la possibilità della vertigine, sanno di essere, di esserci, a tratti immobili, solo apparentemente pietrificati. Abitano un territorio condiviso sospesi da sottili tracce, stabiliscono equilibri precari. Lo spazio attorno alle pietre è il luogo del dialogo, della relazione, della tensione, dell’attrazione e della repulsione, dell’energia che fluisce. Cercano insieme la comprensione del vuoto e la definizione del pieno. |
INTO THE TWO
Two geological fragments stand out in the space and like small meteorites leave traces of their passage, a print of their existence. They breathe in a free space, they welcome the possibility of vertigo, they are aware of being; they are there, at times motionless, only apparently petrified. They inhabit a shared territory suspended by thin traces, they establish precarious balances. The space around the stones is the place of dialogue, relationship, tension, attraction, repulsion and of flowing energy. Together they seek the understanding of emptiness and the definition of fullness. |